Errore verifica dns di un .it: come risolvere il problema?
I check sui dns vengono eseguiti direttamente dal Registro IT, secondo sue specifiche. Per questo motivo non è possibile per nessun Registrar evitare questo genere di controlli, ai quali devono sottostare tutti i domini .it.
Se ti viene segnalato un errore, uno o più record non sono impostati correttamente, oppure sui dns è del tutto assente la configurazione per quel dominio. In entrambi i casi, devi verificare i dns (o chiedere al tuo provider di farlo). Uno degli errori più tipici consiste nell’avere indicato nei record NS dei nameserver diversi da quelli specificati per il dominio, oppure utilizzare nel record MX un valore che rimandi a un CNAME (è obbligatorio si riferisca a un record A).
Per aiutarti a diagnosticare l’errore di configurazione dei dns puoi usare il tool online DNS Check, messo a disposizione direttamente dal Registro IT.
I problemi possono essere diversi ed è necessario effettuare una corretta analisi. Per questo motivo, è fondamentale rivolgersi a un operatore qualificato per la registrazione dei domini tuoi e dei tuoi clienti.
Devo trasferire un dominio .de, ma l’attuale gestore dice che per potermi dare l’authcode devo prima fargli avere i dati di un contatto residente in Germania, così da disattivare il servizio di presenza locale: che cosa significa?
Il trasferimento dei domini .de è spesso macchinoso, per spiegarlo serve una breve premessa.
Il Registro tedesco prevede che i domini .de possano venire registrati esclusivamente da soggetti residenti in Germania, quindi nessun italiano può realmente intestarsi un .de. In casi simili è tuttavia possibile avvalersi di un servizio di presenza locale (local presence), che fornisce una sorta di “prestanome” che figura nel whois con i dati di una società tedesca, mascherando l’intestatario sottostante. A meno che tu non abbia una filiale in Germania alla quale hai intestato il dominio, stai con ogni probabilità utilizzando un servizio di presenza locale.
Tornando ai trasferimenti, il problema nasce dal fatto che, quando è attivo il servizio di local presence, non è possibile ottenere un authcode valido. Per ottenerlo e poter quindi trasferire il dominio, è necessario prima disattivare il servizio di local presence.
L’unico modo per trasferire un dominio .de in questi casi consiste nell’intestare il dominio a un soggetto con residenza in Germania ma, se state usando la local presence, è proprio perché non avete a disposizione un soggetto residente in Germania a cui intestare il dominio, altrimenti lo avreste fatto fin dall’inizio… e qui si cade in un circolo vizioso che rende impossibile a livello pratico spostare il dominio.
Fortunatamente c’è una soluzione, e consiste nel far modificare all’attuale gestore i dati dell’intestatario, sostituendoli con quelli del servizio di presenza locale che andrai ad attivare successivamente al trasferimento. I dati di questo contatto vanno chiesti al nuovo gestore del dominio (quello presso il quale vuoi trasferirlo).
Così facendo, il dominio si ritroverà con il servizio di presenza locale disattivato, un contatto correttamente residente in Germania e un authcode valido da utilizzare per il trasferimento.
Il trasferimento di un .eu viene rifiutato con errore “Request failed at registry”, oppure “Request recognized as harmful and will not be processed”. Come posso completare con successo l’operazione?
Il Registro ha rifiutato il trasferimento perché considera l’operazione potenzialmente fraudolenta. E’ una procedura prevista dal Registro dei .eu Eurid che, quando si attiva, rende il trasferimento piuttosto difficoltoso a causa della difficoltà a stabilire le motivazioni del blocco.
Il problema risiede in qualche informazione non congruente con i dati attuali del dominio, cosa che rende il trasferimento sospetto agli occhi del Registro. I passaggi completi da seguire per assicurarsi di non avere problemi nel trasferimento di un .eu sono i seguenti:
- se ti viene chiesto, assicurati di scegliere di NON variare l’intestatario durante l’avvio dell’ordine.
- inserisci i dati del contatto in modo che siano identici a quelli attuali, visibili nel whois su Eurid.
- se anche così facendo l’errore persiste, cambia i dati presso l’attuale gestore (è sufficiente una modifica minima) e poi rilancia richiesta, avendo ovviamente cura di utilizzare gli stessi, identici dati (comprese maiuscole, minuscole, virgole e punti).
- un altra soluzione può essere quella di chiedere all’attuale gestore il cambio di authcode. In caso il gestore non permetta di farlo (o trasmetta un authcode uguale a quello precedentemente fornito) collegati a https://my.eurid.eu, registrati per ottenere l’accesso e da lì chiedi la variazione dell’authcode.
Nello stesso pannello è inoltre possibile verificare se il dominio è intestato a persona fisica o a società (in questo caso è compilato l’oggetto org). - ottenute queste nuove informazioni, fai una nuova richiesta di trasferimento utilizzando il nuovo authcode e specificando la tipologia di soggetto così come l’hai ricavata dal pannello di Eurid.
Seguendo tutti i passaggi nell’ordine indicato dovresti sbloccare la situazione e completare con successo il trasferimento del dominio.